Fumo in gravidanza
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Fumo e Gravidanza  | 
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Tutti i tipi di fumo sono dannosi per il feto.  Chi vive a contatto con i fumatori o si trova spesso in ambienti fumosi  corre gli stessi rischi di chi fuma.
 
 Durante la gravidanza
 Le tossine del fumo del tabacco che la madre assorbe volontariamente o involontariamente passano tramite i vasi del cordone ombelicale e la placenta direttamente al bambino che si trova nel grembo della madre. La nicotina provoca una diminuzione dell'irrorazione sanguigna dell'utero e della placenta e quindi anche un minore apporto di sostanze vitali al nascituro. Il monossido di carbonio (CO) assunto con il fumo riduce inoltre l'apporto d'ossigeno nella circolazione materna e del bambino. Infatti, questa sostanza rimuove già in deboli concentrazioni l'ossigeno dal suo vettore di trasporto, i globuli rossi.  
 Complicazioni e pericoli
 Fumare durante la gravidanza nuoce gravemente al nascituro,  i bambini le cui mamme fumano durante la gravidanza corrono un rischio del 30% maggiore di ammalarsi di asma in gioventù. Maggiore rischio di parti prematuri e aborti
 In una fumatrice incinta il rischio di un parto prematuro a dieci sigarette al giorno aumenta del 70%,  anche un ridotto consumo di sigarette comporta il 40% di parti prematuri in più rispetto alle non fumatrici.
 Le donne che riducono il consumo di sigarette o smettono di fumare prima della 20esima settimana tendono ad avere bambini di peso pari a quello delle non fumatrici, ma permane il rischio di anomalie congenite causate dal fumo nei primi mesi, o anche al periodo antecedente il concepimento. 
 Anche i padri hanno serie responsabilità in tal senso: i loro figli infatti sono molto più predisposti a malformazioni.
 L'ideale sarebbe che entrambi i genitori smettessero di fumare tre mesi prima di tentare il concepimento.
 Nessuno dovrebbe fumare in una casa dove c'è un neonato o un bambino piccolo 
 "Il fumo di sigaretta in gravidanza è stato riconosciuto come fattore di rischio di basso peso alla nascita, di parto pretermine, di sindrome da stress respiratorio e di morte improvvisa del neonato. 
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